sabato 9 febbraio 2013

On. Oliverio: Montagna Crotonese figlia di un Dio minore?


“Per la Regione Calabria anche la montagna crotonese è figlia di un dio minore. Dimenticata ed emarginata”. Lo afferma il parlamentare del Partito Democratico, Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera. “L’assessore regionale al bilancio e alla programmazione nazionale e comunitaria Giacomo Mancini – aggiunge il deputato del Pd - ha annunciato, con particolare enfasi, e dopo un sopralluogo con tanto di sci, che per gli impianti di risalita di Lorica e Camigliatello con fondi derivanti dai Pisl e dai Fas, per un totale di circa 30 milioni di euro di euro, verrà realizzato un nuovo collegamento tra le piste per rilanciare il turismo nella Sila cosentina. Lodevole, ottima iniziativa. Mi auguro che la Regione abbia verificato la reale possibilità di trovare dei cofinanziamenti che consentano di realizzare le opere programmate. Ma, come mai lo stesso trattamento non è stato riservato alla Sila crotonese?. E le tante promesse fatte dal Presidente Scopelliti, e dalla sua band sempre più stonata, che fine hanno fatto?”.

giovedì 31 gennaio 2013

On. Nicodemo Oliverio sulla questione dell'Aeroporto di Crotone

Gli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, così come avevamo annunciato, non chiuderanno. Un primo importante traguardo per scongiurarne la chiusura è stato infatti raggiunto». 
È quanto ha affermato nel marzo dell’anno scorso il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti. 
E ancora il Governatore che esulta: <Un risultato significativo che si accompagna all’importante lavoro che stiamo portando avanti per definire nuovi accordi con le compagnie aeree>. 
E la vice presidente della Regione, la crotonese architetto Antonella Stasi in quella circostanza affermò <Il Presidente Scopelliti e il Governo regionale hanno una visione chiara per salvare definitivamente le infrastrutture aeroportuali minori. Occorre mettere in campo una visione manageriale di gestione e, soprattutto, incrementare il numero di passeggeri che sarà possibile solo se le compagnie aeree sceglieranno i nostri scali. Il tutto con grande giovamento anche delle strutture turistiche e beneficio dell’industria turistica regionale.> 
E ieri, appresa la notizia del varo del piano aeroportuale del Ministro Passera, il Presidente Scopelliti arzigogola una dichiarazione dalla quale traspare che qualche risultato sia stato raggiunto, quello di mettere in salvo lo scalo di Reggio Calabria: <ha espresso soddisfazione per il ruolo che il Ministro Passera ha voluto affidare agli aeroporti di Reggio Calabria e Lamezia Terme all'interno del piano nazionale, ma la decisione relativa allo scalo di Crotone non ci trova assolutamente d'accordo.> 
Ora al di là delle tante giuste critiche che potremmo indirizzare alla maggioranza di Centro destra che mal governa la regione Calabria e che ha sempre sottovalutato il deficit infrastrutturale del crotonese e che ha abbandonato lo scalo pitagorico, lasciandolo assolutamente privo di una strategia industriale, ci chiediamo come abbia potuto un governo tecnico, in pieno svolgimento della campagna elettorale, e quindi in carica solo per l’ordinaria amministrazione decidere le sorti di territori già lungamente penalizzati e isolati dal punto di vista infrastrutturale ? 
Come può un “Super Ministro”, come Passera, varare un Piano Nazionale degli aeroporti che non tiene conto di quanto ha elaborato l'Enac in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e presentato ufficialmente al Ministro nel Marzo 2012 ? 
Mi chiedo, inoltre, come mai sia fatto di un peso due misure, inserendo tra gli aeroporti di interesse nazionale quelli di Pantelleria e di Lampedusa che godono dei benefici relativi alla Continuità territoriale, mentre Crotone non è stato inserito, nonostante sia anche esso un aeroporto che possiede la continuità territoriale sulle tratte Crotone/Roma e Crotone/Milano, in virtù del Decreto di imposizione di oneri di servizio pubblico di cui alla Legge 488/2001 art 52 comma 35. Mentre, poi, viene salvato lo scalo di Salerno che non ha traffico passeggeri e che viene usato come alternativo a Napoli. 
A tutto questo chiediamo risposte e, comunque, al nuovo Governo, che sarà sicuramente guidato da Pierluigi Bersani, chiederemo, un minuto dopo l’insediamento, di rivedere il piano nazionale e riconsiderare lo scalo pitagorico. Quello che non riusciamo proprio a mandare giù è la leggerezza con cui la Giunta regionale ha trattato questo tema. Tante parole, molta propaganda seguita da dichiarazioni di sostegno e complimenti e, risultato finale, il buio. Così come la Regione ha fatto orecchie da mercante alla nostra richiesta di costituzione di una società unica per la gestione degli scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, privilegiando la politica dei campanili e non una visione complessiva di crescita della Calabria. Per non parlare dei cosiddetti oneri di servizio, anche qui con la Regione latitante. Per concludere con la mancata ricapitalizzazione della società aeroportuale crotonese, ciliegina sulla torta di un film che potremmo intitolare “cronaca di una morte annunciata”. I cui protagonisti, come nelle migliori occasioni, ora non parlano, non sentono, non vedono. 

Nicodemo Oliverio 
Capogruppo Pd in Commissione Agricoltura alla Camera

On. Nicodemo Oliverio (PD): Ripristinare il servizio di Radiologia a Cirò Marina

“Il sindaco di Cirò Marina, Roberto Siciliani, ha fatto bene ad evidenziare, al Direttore generale dell’ASP di Crotone, Rocco Nostro, le generali difficoltà che vive il distretto sanitario di Cirò Marina ed in particolare i gravi disagi che affrontano da sette mesi i cittadini degli undici comuni del distretto per il non funzionamento  dello strumento riunito di Radiografia, che non consente agli utenti di poter usufruire del servizio di Radiologia, nonostante la buona volontà degli operatori del settore”. Lo afferma i n una nota stampa il parlamentare del Partito Democratico, Nicodemo Oliverio. “Non vorrei ancora una volta – aggiunge - stimolare la suscettibilità del Direttore generale, che mi sembra molto impegnato a far funzionare l’Ospedale di Crotone, che come tutti purtroppo sanno da quando c’è il professore Nostro non funziona affatto, anzi è di fatto agonizzante, nonostante l’impegno e la professionalità di medici e operatori sanitari. Mi permetto solo come cittadino di posare delicatamente, sempre per non suscitare la sua ira,  un post-it sulla sua scrivania e ricordare che il servizio di radiologia, nonostante le sue estive rassicurazioni, non funziona da sette mesi e che i cittadini del distretto non possono ulteriormente attendere, anche perché in gioco c’è la loro salute. Ricordo, inoltre, che la sanità non è solo una partita doppia, ammesso che i conti tornino, e la tutela della salute dei cittadini è un diritto che la Costituzione prevede all’articolo 32, a prescindere dal luogo di nascita o di residenza.  Nella nostra provincia, purtroppo, da un pò di tempo, non è più così. Basti vedere come è ridotto l’ospedale di Crotone, e quanta attesa devono fare i cittadini per sottoporsi ad accertamenti diagnostici. Mi sembra di vivere una situazione d’altri tempi, di quelli tanto cari a questa destra che governa la Regione Calabria. Al Direttore generale dell’Asp – conclude Oliverio - chiediamo umilmente di ripristinare il servizio di radiologia, perché i cittadini del distretto di Cirò Marina non possono, e non devono, più aspettare”.

lunedì 14 novembre 2011

Circolo PD Scandale: Grazie al Sen. Musi per l'impegno. Ritorniamo alla politica del fare!


Apprendiamo con rammarico delle dimissioni del sen. Adriano Musi che con impegno e dedizione ha cercato di risollevare un partito democratico calabrese ormai allo sbando, fatto di personalità che occupavano il potere amministrativo ormai da anni convinti di accentrare tutto e decidere in maniera autonoma, e dalle proprie posizioni, le sorti del partito. Si tratta degli stessi soggetti che ancora oggi, sempre dalle loro posizioni istituzionali, si autoconvocano per risollevare le sorti del partito. Ecco noi vorremmo dire a queste persone che la leadership per essere duratura e credibile deve nascere in maniera naturale e non dettata dall'alto o in virtù delle postazioni di autorità che si occupano. Riteniamo e ne siamo convinti che la strada da percorrere per costruire un partito democratico calabrese sia quella di trovare una sintesi di quei valori comuni e unificanti capaci di spiegarci le ragione per cui stiamo insieme e non di andare nella direzione delle divisioni e dello scontro interno fatto su i nomi e non su programmi e idee. Siamo spettatori della più grave crisi economico finanziaria dall'Unità d'Italia ad oggi e riteniamo che il partito democratico rappresenti l'unica via di uscita da questa situazione di empasse, ma a condizione che le nostre proposte, idee, valori ed energie sappiano raggiungere quella parte dell'elettorato ancora indeciso e quindi in questa fase, soprattutto in calabria, i dirigenti tutti del partito democratioco devono dimostrare un elevato senso di responsabilità, anche un passo indietro per permettere la nascita e la crescita di una nuova classe dirigente credibile e competente. Le dimissioni del sen. Adriano Musi arrivono alla vigilia del congresso che doveva essere la prova che i democratici calabresi erano riusciti a formare una nuova classe dirigente all'altezza della aspettative, e che invece vede riproporre le stesse persone che, terminato l'anno sabatico, ritornano per riprendere o riconfermare le proprie postazioni di potere. Come dirigenti della locale sezione del PD di Scandale troviamo sia sterile la proposta di chi vorrebbe cambiare tutto per non cambiare nulla e ci autodeterminiamo convocando il congresso di circolo chiudendo qui il tesseramento. Tesseramento che vede rinnovate oltre 80 delle 106 tessere del 2010 e grazie alla “politica del fare” da noi esercitata, abbiamo avvicinato altre persone nuove a quella che è la vita di partito. Il nostro è un partito che dal 2009, con l'elezione di una segreteria giovane, è stato il motore di traino della politica a Scandale, siamo stati presenti a tutte le problematiche della nostra cittadina, lavorando sul campo, in piazza, confrontandoci con la gente e per questo ora diciamo anche noi “MO BASTA”, pretendendo una discussione a livello regionale e provinciale seria e fatta su idee e proposte e che prescinda dagli accordi di quella politica vecchia e statica.

CIRDOLO PD SCANDALE