mercoledì 22 dicembre 2010

Crotone la pattumiera della Calabria!

Ci risiamo. Ancora una volta per questo territorio si prospetta la solita, ineludibile e sconcertante funzione: Crotone la pattumiera della Calabria! E tutto in un quadro di contesto, quello della situazione rifiuti in Calabria, ben lontana dall’essere risolta, anzi, ogni giorno che passa la questione diventa sempre più emergenziale (alla faccia delle promesse del governatore – commissario emergenza ambientale Scopelliti). E sappiamo bene cosa significa poi dover agire in uno stato di emergenza (Campania docet). Il piano regionale sui rifiuti è quasi completamente disatteso. L’autonomia funzionale ed operativa dei cinque territori provinciali è distante anni luce dall’essere realizzata. Il piano delle discariche non è di fatto partito e quelle esistenti sono oramai in via di esaurimento. La cervellotica riconferma del raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro, che a nostro avviso troverà di nuovo la giusta e sacrosanta opposizione delle istituzioni e delle popolazioni locali, rappresenta, ove ve ne fosse bisogno, il fallimento di una politica verticistica ben lontana dal “sentire” ciò che le popolazioni e le Istituzioni locali dicono e vogliono. Ancora oggi gli Enti Locali (il pubblico) devono gestire le briciole di un sistema che non funziona e che permette solo ai privati di fare business. E’ un sistema che sta collassando che, per essere rimesso in sesto, deve trovare condizioni profondamente diverse di programmazione e gestione. La “filiera corta” deve vedere protagonisti gli Enti Locali, ai quali non può essere demandato solo ed unicamente la raccolta dei rifiuti, ma deve essere data la possibilità della gestione dei servizi a maggior valore aggiunto attraverso i quali far funzionare il sistema, governare il territorio e riversare gli introiti su una “giusta politica tariffaria” (gestione degli impianti di trattamento, discariche ecc..).  Ed in questo contesto di grande inefficienza del “sistema rifiuti in Calabria”, ecco che rispunta a Crotone il progetto di un’altra discarica a Columbra. Discarica di 140.000 tonnellate annue, non specificando quanti sono gli anni di attività  previsti. Se presumiamo 15 anni, di solito è questa la vita media di una discarica, parliamo di oltre due milioni di tonnellate di abbancamento (altro che rifiuti della sola provincia di Crotone). Ma poiché non bastava è previsto nel progetto anche un impianto di selezionamento dei rifiuti e uno di captazione di biogas. Non c’è che dire un bel progetto che, per come funzionano, o meglio, non funzionano le cose in Calabria, significherà Crotone e il suo territorio al centro delle “politiche delle immondizie” della Calabria. E tutto questo per un territorio che questo ruolo, purtroppo, lo ha già recitato negli anni passati. Quanti rifiuti abbiamo preso da dentro e fuori la regione! Il Partito Democratico ribadisce con forza il suo NO ALLE DISCARICHE sul territorio della Provincia di Crotone (come già si son espressi i Consigli Comunali, anche alla luce delle innumerevoli richieste di realizzare nuove discariche), riconferma l’esigenza che i territori siano autosufficienti ed invita, con azioni concrete da mettere in campo, ad iniziare una “VERA” politica di incentivazione e fiscalizzazione per la raccolta differenziata. CROTONE HA GIA DATO, ED ANCHE TROPPO e riteniamo di non dover ripercorrere strade che procurano un prossimo “stato di emergenza” ed una successiva disponibilità a portare nel territorio della Provincia di Crotone rifiuti provenienti da altre realtà. 0Tutte le Amministrazioni Locali che vedono il PD al governo dei Comuni ed anche dove siamo all’opposizione, sono impegnate a mobilitarsi contro questo progetto e chiameremo, nei prossimi giorni, i Cittadini, gli Amministratori, le Associazioni, le Forze Politiche e Economiche ed i Sindacali ad una iniziativa nella quale discutere del problema per adottare le opportune iniziative. 



Crotone 22 Dicembre 2010
            Partito Democratico
Federazione Provinciale di Crotone

venerdì 3 dicembre 2010

Il Pd crotonese a confronto con il mondo del lavoro

Nell’ambito delle iniziative, finalizzate ad una nuova fase di ascolto e di coinvolgimento delle rappresentanze del mondo del lavoro  e delle imprese, il Coordinamento Provinciale del Partito Democratico ha incontrato i Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL ( Spataro  - De Tursi -Tomaino).  Il Coordinamento provinciale, ha evidenziato che il Partito Democratico, si candida  a funzioni di governo delle problematiche dei cittadini e del mondo del lavoro, scegliendo come interlocutori essenziali e insostituibili i rappresentanti dei lavoratori e delle imprese.  Il Coordinatore provinciale del PD, ha identificato nella bonifica, la madre di tutte le emergenze che il territorio continua a subire, ma anche e soprattutto elemento derimente di ogni ipotesi di sviluppo e di crescita economica e sociale che i livelli istituzionali locali potranno e dovranno conseguire; fermo restando che qualsiasi realizzazione al ribasso della bonifica vedrà il PD di Crotone schierato al fianco dei cittadini e delle associazioni. Rimane, inoltre, prioritaria la difesa ed il rilancio della sanità locale, della scuola e della formazione, della tutela e della difesa del territorio, del sostegno alla magistratura ed alle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità organizzata per l’affermazione dei principi della legalità. Questi ,soltanto ,alcuni dei punti che hanno fatto parte di un lungo ed approfondito confronto. I Segretari Generali di CGIL-CISL-UIL, pur nel rispetto dei ruoli, delle responsabilità e delle rispettive autonomie, hanno condiviso ed apprezzato il nuovo corso che il PD ha inteso assumere, assicurando la propria disponibilità ad un confronto schietto e continuo sulle problematiche evidenziate. Volendo, infine, valorizzare il messaggio di fiducia e di speranza che questa iniziativa può veicolare unitamente al patto sullo sviluppo, sottoscritto dalle parti sociali, dal sistema economico-produttivo  del territorio e dai livelli politico-istituzionali.

Il coordinamento Provinciale PD

mercoledì 1 dicembre 2010

Incontro a Torre Melissa “per una vera enoteca regionale”

30/11/2010 - «Una vera enoteca regionale nel territorio della contea del Cirò per dare impulso alle attività di promozione della vitivinicoltura, per promuovere il territorio e valorizzare l’enodistintività, e per mettere in campo innovazioni e tecnologie al servizio degli operatori del comparto, costretti a misurasi con le tante storiche questioni strutturali e con emergenze che mordono il settore.  È, inoltre, necessario promuovere una cultura del vino e della nostra gastronomia come occasione per favorire un sistema turistico integrato che coinvolga i territori marini e i comuni dell’entroterra della provincia crotonese». Sono le parole dell’onorevole Nicodemo Oliverio espresse durante un incontro svoltosi a Torre Melissa nei giorni scorsi nella sede della Torre Aragonese, organizzato dal circolo Pd di Melissa, grazie all’impegno della coordinatrice Maria Teresa Tristaino, per discutere in merito all’istituzione dell’enoteca regionale con i sindaci dei paesi del cirotano e del circondario. Al dibattito erano presenti oltre all’onorevole Oliverio: Nicola Belcastro coordinatore provinciale Pd, Francesco Sulla consigliere regionale del Pd, il presidente del Consorzio tutela vini Cirò-Melissa, Gaetano Cianciaruso; i sindacati Cgil, Cisl, Uil e le associazioni di categoria, intervenuti anche per supportare le legittime richieste dei primi cittadini.
Ormai da anni si progetta di istituire un’enoteca Regionale, un ente di supporto e promozione per l’intero comparto vitivinicolo. Sul progetto in passato si sono avute diverse discussioni, qualche ipotesi sulla possibile posizione e anche qualche finanziamento, ed oggi con due territori in lizza a contendersi la collocazione, il lametino e il crotonese, la soluzione della giunta Scopelliti è stata semplice, realizzare due enoteche, soluzione apprezzabile se non fosse per il fatto che le due non sarebbero della stessa natura. Nel lametino l’enoteca avrebbe funzione di ricerca e innovazione tecnologica, al territorio di Crotone sarebbe affidata invece un’enoteca che di fatto avrà la sola funzione di vetrina. Nel crotonese la decisione delle giunta è considerata inadeguata se non palesemente dannosa, anche perché all’interno del territorio di Crotone, il cirotano sarebbe di fatto la zona più adeguata per ospitare l’enoteca regionale, e inoltre da alcuni dati pare più che evidente che dovrebbe potere usufruire di un ente in grado di fare ricerca e innovazione: nel lametino sono collocate solo tre cantine, mentre nel solo territorio del cirotano le cantine sono oltre venti, e ancora la superficie iscritta a doc è di 69 ettari nel catanzarese, mentre nel crotonese è di oltre mille ettari, infine come hanno sostenuto molti dei primi cittadini presenti all’incontro, il Cirò e il Melissa, ottimi vini doc, sono la piena espressione di un territorio, non solo un prodotto d’eccellenza ma un fattore distintivo dell’intera Calabria, senza considerare poi che una vetrina avrebbe una ragione più significativa in un luogo di flusso turistico come Lamezia dove c’è una aeroporto e uno snodo ferroviario.  In conclusione all’incontro le richieste dei sindaci sono diventate un documento da presentare alla giunta Scopelliti perché possa effettuare una scelta che tenga conto della specificità dei territori.(www.quicalabria.it)