mercoledì 30 marzo 2011

Rinvio assemblea cittadina del 31 Marzo

A causa della scomparsa del compagno Francesco Caruso venuto a mancare oggi, l'assemblea del PD Crotone di giorno 31 è rinviata a data da destinarsi in quanto i locali della federazione saranno adibiti per la camera ardente.

domenica 13 marzo 2011

Giusto scendere in piazza per difendere la Costituzione

La difesa della costituzione oggi più che mai è opportuna, poiché la nostra carta costituzionale è soggetta ad attacchi da parte di persone che vedono le riforme costituzionali come una salvezza personale. E’ quanto affermano in una nota i coordinatori provinciali di PD e GD Nicola Belcastro e Giuseppe Dell’Aquila. Bisogna difendere con fermezza gli attacchi ai diritti e alla scuola pubblica. Un pericolo grande minaccia in questo momento la nostra comunità nazionale. Se non denunciamo pubblicamente, in un modo e con mezzi che non sono quelli del nostro mestiere – e cioè la ricerca, la formazione e l’informazione – è perché non ci pare che ce ne sia ancora sufficiente consapevolezza. Avvertiamo segni di questo pericolo in alcune dichiarazioni pubbliche di alti esponenti politici, in particolare quelle che urtano manifestamente contro alcuni articoli della nostra Costituzione. Fin dal 1988 la Corte costituzionale ha detto in modo netto che “i principi supremi” della Carta non possono essere “sovvertiti o modificati nel loro contenuto essenziale neppure da leggi di revisione costituzionale” e che i diritti inviolabili dell’uomo non sono “sopprimibili neanche dalla maggioranza e neanche dalla unanimità dei consociati” perché “patrimonio irretrattabile della persona umana”. Ignorare questi principi è rischiare la distruzione degli elementari presupposti etici o pre-politici di uno Stato di diritto. Tacere di fronte alla minaccia che grava sopra questi fondamenti è in qualche modo rendersene complici. Il silenzio, il conformismo, l’indifferenza sono l’altra faccia della sopraffazione, dell’argomentazione razionale attraverso la violenza dei toni e delle parole, la volgarità dei gesti o il soffocamento del dibattito pubblico nell’incongruo linguaggio dell’odio e dell’amore. Ma se vengono da chi ha un ruolo nella formazione dei giovani attraverso la scuola e l’università, e più in generale dell’opinione pubblica attraverso la scienza, l’arte e la cultura, indifferenza e silenzio sono segni di irresponsabilità anche di fronte alle generazioni future: contribuiscono a restringere sempre più il margine di libertà e le speranze di giustizia di chi seguirà. Per questo ci sentiamo vicini a tutti coloro che oggi hanno deciso di scendere in piazza a difesa della nostra amata costituzione e con essa le speranze di tutti quei giovani che vedono la costituzione come l’ultimo baluardo a difesa dei propri diritti.