lunedì 28 febbraio 2011

Avviare una nuova stagione per lo sviluppo delle piccole e media imprese in Provincia

Aprire una nuova stagione di condivisione e sinergia per lo sviluppo delle piccole e medie imprese della provincia di Crotone. È questo l’obiettivo che spinge il Partito Democratico a sostenere l’iniziativa di Rete Imprese Italia, che ha siglato un documento per la condivisione di linee comuni per lo sviluppo di misure strategiche a sostegno delle micro e piccole imprese della provincia di Crotone. È nella logica del Partito Democratico essere propositivi e suggerire soluzioni per contrastare la crisi che rischia di inghiottire un settore trainante dell’economia locale. È un dovere prima di tutto sociale verso la popolazione provinciale, che non vive un momento favorevole da un punto di vista lavorativo, sostenere il mondo delle piccole e medie imprese che, nella nostra realtà costituisce una fetta importante dell’economia ancora in grado di essere potenziata. Ma è un dovere anche nei confronti di un territorio che ha bisogno di ritrovare la via dello sviluppo economico e della crescita occupazionale. Diviene naturale, quindi, sposare l’appello di Rete Imprese Italia che auspica un patto tra le piccole e medie imprese crotonesi e tutti gli attori sociali presenti sul territorio, perché è nelle convinzioni del Partito Democratico che solo attraverso un percorso sinergico e di condivisione si possono perseguire obiettivi importanti e ambiziosi. Condividiamo inoltre il documento stilato e i sette punti che lo sintetizzano nella sostanza: non si può infatti prescindere dalla lotta all’usura e all’estorsione, dal sostegno al credito d’imposta, dall’istituzione di fondi di garanzia e da specifici accordi con le banche, da una maggiore efficienza dell’amministrazione pubblica, dal sostegno alle politiche per il turismo, da una migliore definizione dell’identità territoriale e da uno sviluppo ambientale ed ecologico sostenibile se si vogliono raggiungere traguardi fondamentali come il rilancio e lo sviluppo del territorio attraverso il mondo delle piccole e medie imprese. Non è un caso che anche il nostro segretario nazionale, Pierluigi Bersani, abbia salutato con favore la nascita di Rete Imprese Italia, definendo un passo in avanti rilevante la nascita di un nuovo soggetto di rappresentanza unitario, sottolineando che “l’unificazione aiuta una concertazione rinnovata, e per le imprese è un aiuto non indifferente”. Ma è importante sottolineare anche un’altra affermazione di Bersani che ha evidenziato “che le piccole e medie imprese sono quelle nate su una dimensione regionale con un istinto federalista che è quello che unisce”. L’imperativo, dunque, è quello di rispondere concretamente alle esigenze della stragrande maggioranza delle PMI in questo difficilissimo momento storico, pervaso da una crisi profonda che lacera l’economia e la società italiane. E la prima risposta il Partito Democratico la darà mettendo in campo, a partire dal Comune di Crotone, tutte quelle iniziative mirate ad agevolare il lavoro e le attività delle piccole e medie imprese del crotonese. Politica, imprese, associazioni sindacali e di categoria non possono sottrarsi dal dare il loro contributo, ciascuno per le proprie competenze e per i propri ruoli. L’unione e l’unità d’intenti di tutti gli attori della nostra società non può che dare un impulso maggiore ai punti programmatici indicati da Rete Imprese Italia per il rilancio delle PMI. È nella convinzione di tutto questo che il Partito Democratico non ha esitato a condividere e a sostenere il progetto portato avanti dalle associazioni aderenti a Rete Imprese Italia, dimostrando sensibilità verso tutti i settori dell’economia, senza esitare a dichiarare la propria disponibilità ad intraprendere tutte le iniziative necessarie per la promozione dello sviluppo territoriale.


Nicola Belcastro

venerdì 25 febbraio 2011

Solidarietà a Carmine Maio dal PD

Nicola Belcastro: Esprimo vicinanza e solidarietà, a nome mio personale e dell’intero Partito Democratico del Crotonese, al sindaco di Carfizzi, Carmine Maio, vittima di un atto di natura intimidatoria, diventato quasi normale per quegli amministratori del PD che si oppongono a logiche mafiose e criminali. E' ferma e netta la condanna verso questo genere di atti che vorrebbero condizionare l’attività amministrativa di chi quotidianamente con trasparenza, serietà e spirito di servizio svolge la propria opera nelle istituzioni che amministra. È particolarmente grave e inaspettato che un simile gesto sia stato compiuto a Carfizzi, tranquillo paesino della nostra provincia, dove non si registrano soprusi e violenze che influenzano la vita cittadina. Sono sicuro che l’integrità morale e la responsabilità di un uomo impegnato come il sindaco Maio non si lasceranno condizionare dall’oscura mano di chi cerca nel buio di indebolire un territorio che alla luce del sole invece tenta di risollevare le sue sorti. Il Partito Democratico conta su uomini retti e onesti per lottare contro ogni singolo atteggiamento di natura mafiosa, per questo invito l’amico Carmine a non lasciarsi abbattere dall’accaduto e a riprendere da subito la sua ottima attività di amministratore, consapevoli, ancora una volta, che l’attenzione verso il territorio Crotonese deve essere alta con interventi straordinari da parte dello Stato a tutela di chi quotidianamente è a servizio delle popolazioni amministrate.

Giuseppe Dell'Aquila: Condanno a nome mio personale e di tutti i Giovani Democratici della provincia di Crotone, a gran voce, il vile ed ignobile attentato attuato ai danni del Sindaco di Carfizzi , nonché nostro amico e gradito sostenitore, Carmine Maio. Ancora una volta registriamo l’ennesimo gravissimo atto intimidatorio contro chi nella nostra terra è chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Un atto criminale di fronte al quale è necessario reagire con la massima energia e determinazione per stroncare la spirale della violenza e dell’intimidazione con cui le forze criminali puntano a condizionare ed a inquinare la vita pubblica crotonese. Siamo certi, che lo spirito chiaramente intimidatorio alla base dell’atto vandalico, sortirà l’effetto contrario e spingerà il Sindaco Maio a portare avanti col solito impegno la sua brillante e seria attività di primo cittadino.

Nicodemo Nazzareno Oliverio: Esprimo piena e fraterna solidarietà al sindaco di Carfizzi, Carmine Maio, vittima di un inaccettabile atto intimidatorio la scorsa notte. Auspico che venga fatta luce al più presto e che i responsabili siano individuati e puniti. Sono certo che la condanna di questo vile gesto trova unita l'intera comunità cittadina e la classe politica e chiedo al sindaco di proseguire con serenità e fiducia la sua azione amministrativa che ha riscosso meritato consenso nella cittadinanza di Carfizzi. Così il parlamentare del Partito democratico Nicodemo Oliverio, Capogruppo in commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati in relazione all'incendio dell' autovettura del sindaco di Carfizzi

Alba Bastone e Maria Cianciaruso: Un grave fatto di cronaca è avvenuto la mattina del 25 febbraio a Carfizzi, l’auto dei sindaco Carmine Maio è stata data alle fiamme. Un episodio grave per il paese più piccolo della provincia di Crotone, dove un simile atto non era mai stato compiuto. Questo gesto ha lasciato l’intera popolazione smarrita, la notizia ha fatto subito il giro dell’intero centro abitato e ha lasciato sotto choc l’intera popolazione, non abituata a simili gesti. Il sindaco Maio è il sindaco del PD e la locale sezione del PD, nella figura del segretario Alba Bastone vuole esprimere la massima solidarietà : A nome del Circolo del PD di Carfizzi esprimo tutta la nostra solidarietà verso il Sindaco Carmine Maio, il quale è stato vittima di un gesto vile e meschino che ha il cattivo sapore dell'intimidazione. Un atto gravissimo che tocca non solo la sua persona, ma tutti noi. Un episodio che nel nostro paese non era mai accaduto, e ciò aggrava il nostro turbamento. Non conosciamo gli autori né il movente di questo gesto, ma sono certa comunque che tutti i cittadini saranno uniti e vicini al nostro Sindaco in questo drammatico frangente, consapevoli che, talvolta, purtroppo, mettersi al servizio della collettività può costare questo genere di attacchi.”. Anche il circolo dei Giovani Democratici del piccolo centro arbereshe ha espresso la massima vicinanza al sindaco Maio, colpito da un tale gesto : “Anche il circolo dei Giovani Democratici vuole esprimere massima solidarietà al sindaco Maio, perché un simile atto, che ha lasciato attonita l’intera popolazione è ingiusto e inaccettabile per una cittadina tranquilla come la nostra. Siamo sicuri che il sindaco continuerà la sua azione amministrativa così come ha fatto finora. Massima solidarietà va anche alla famiglia del sindaco Maio, colpita da questo gesto incomprensibile. “ dice la coordinatrice Maria Cianciaruso. Tutti i tesserati del Partito Democratico sono vicini al loro sindaco, così come i GD, dei quali fanno parte le due figlie di Maio.

martedì 22 febbraio 2011

Sulla (Pd), non prevedere fondi per le quote sociali è stato un grave errore

(ASCA) - Reggio Calabria, 22 feb - ''Non e' chiudendo gli occhi che si risolvono i problemi. Anzi, continuando cosi' questa Giunta regionale rischia di aggravare le problematiche socio-sanitarie''. E' quanto sostiene Francesco Sulla (Pd), consigliere regionale della Calabria. ''Non aver previsto in bilancio nessuna somma per le quote sociali relative ai servizi erogati dalle strutture sanitarie aderenti ad Aris e Uneba, e' stato un grave errore. Strutture che da 14 mesi non percepiscono alcun compenso dal Servizio Sanitario regionale e sta portando alla paralisi del sistema. Dove sono finite le mirabolate cifre di risparmio - si chiede Sulla - ipocritamente sbandierate dalla Giunta e dai Commissari delle Asp territoriali? Non si potrebbero pagare con questi risparmi le rette dovute e dare tranquillita' a migliaia di famiglie coinvolte da questa assurda situazione?''. ''L'assenza di strategia nella sanita' - conclude Sulla - dovuta anche all'insistente richiesta di un commissariamento che si sta rivelando inconcludente, rischia di produrre danni incalcolabili''

Il Pd incalza per l’accesso della commissione antimafia alla Provincia

L’invio della commissione d’accesso alla Provincia di Crotone “non deve essere interpretata come una emissione di giudizio preventivo, ma come una forma di garanzia e di tutela non solo dell’ente, ma anche dell’amministrazione e dei cittadini”. Sono le parole dell’onorevole Laura Garavini, capogruppo del Partito democratico in seno alla Commissione parlamentare antimafia che nella giornata di ieri, insieme a Marco Minniti e Nicodemo Oliverio, ha incontrato il prefetto Panìco e i rappresentanti delle procure di Crotone e Catanzaro. Un’iniziativa che ha avuto lo scopo di portare alla luce anche le carenze organiche e strutturali della Procura di Crotone e della Dda di Catanzaro, quali l’insufficienza di apparecchiature elettroniche – si parla di un rinnovamento informatico con una media di un computer ogni 22 anni - e la carenza di organico - a Catanzaro si opera con 12 magistrati anziché 18. Nonostante le evidenti difficoltà, il gruppo del Partito democratico, in seguito all’incontro con il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo e il procuratore della Repubblica di Crotone, Raffaele Mazzotta, ha inteso sottolineare i risultati positivi attuati sul difficile territorio calabrese, non ultima la più recente operazione “Hydra”. “Risultati che dimostrano” - ha ribadito l’onorevole Garavini - “che questa procura non fa sconti a nessuno e affronta in maniera particolare il nodo mafia-politica”. Marco Minniti ha posto l’accento su tali iniziative positive attuate dalla procura crotonese, come la lotta all’abusivismo edilizio, la campagna contro il racket “Io denuncio”, l’efficacia della Stazione unica appaltante. In seguito all’incontro col prefetto Panìco, Marco Minniti ha quindi ribadito la richiesta, già inviata nei giorni scorsi attraverso un’interrogazione parlamentare, di inviare la commissione d’accesso all’ente provinciale. “Si tratta di una forma di garanzia e tutela della collettività” – ha specificato l’ex ministro della Repubblica. “Questa nostra venuta d’oggi è servita a ribadire a quattr’occhi con il prefetto questa richiesta” – spiega la Garavini – sottolineando come la commissione d’accesso non debba essere considerata un marchio o un qualcosa che precorra i risultati della magistratura andando ad attribuire una colpevolezza a priori, quanto piuttosto uno strumento di garanzia nei confronti dell’amministrazione stessa, anche per fare in modo che l’opinione pubblica insieme a tutte le forze partitiche, politiche e istituzionali, possa conoscere esattamente le condizioni con cui ci si confronta. All’incontro erano presenti anche il capogruppo del Pd in consiglio comunale e provinciale, Giancarlo Sitra, il coordinatore provinciale del partito, Nicola Belcastro, il capogruppo del Pd in commissione agricoltura, Nicodemo Oliverio. Secondo quest’ultimo “Non bisogna abbassare la guardia su altri problemi, come la soppressione delle provincie o la questione del dissesto idrogeologico”. A tal scopo Oliverio ha ribadito la presentazione di un emendamento da parte del Pd grazie al quale Calabria, Sicilia e Campania, insieme a Liguria e Veneto, dovrebbero usufruire di 5 milioni di euro contro il dissesto idrogeologico. In seguito all’incontro con la stampa, la delegazione del Pd ha incontrato gli amministratori crotonesi e i segretari di circolo presso la sede della federazione provinciale per un ulteriore confronto. (fonte: crotonews.it)

mercoledì 16 febbraio 2011

Oliverio sollecita l'invio della Commissione d'Accesso alla Provincia

(ANSA) - CATANZARO, 16 FEB - L'invio di una commissione d'accesso alla Provincia di Crotone, per presunte infiltrazioni mafiose, e' stato sollecitato dal parlamentare del Pd Nicodemo Oliverio. 'Gia' il 18 marzo 2010 - afferma Oliverio - alcuni parlamentari del Pd, primo firmatario Marco Minniti, avevano presentato un'interrogazione al Ministro dell'Interno per chiedere l'invio della Commissione d'accesso nell' ente. L'interrogazione prendeva spunto da una serie di vicende che hanno coinvolto anche l'ex senatore Nicola Di Girolamo. Ricordo che le ultime elezioni provinciali sono state vinte dal centrodestra al ballottaggio per 2351 voti di differenza, che i comuni di Isola Capo Rizzuto e Cutro hanno eletto sei consiglieri provinciali su quattordici della maggioranza e che l'incremento maggiore di voti rispetto al primo turno e' stato registrato proprio ad Isola Capo Rizzuto'. L'esponente del Pd aggiunge 'che il sottosegretario Davico in risposta all'interrogazione aveva sostenuto che 'qualora emergessero indizi rivelatori, in modo univoco, di condizionamenti mafiosi, il ministero dell'Interno non manchera' di attivare immediatamente gli strumenti posti dalla vigente normativa a presidio della legalita'. Il 21 gennaio, nell'operazione Hydra della Dda di Catanzaro risulta indagato per voto di scambio l'assessore provinciale di Crotone, Gianluca Marino. Dell'interessamento delle cosche per favorire Marino sarebbe stato a conoscenza anche l'attuale presidente della Provincia, Stano Zurlo, che non risulta indagato. Un'altra operazione, Hydra 2, con ulteriori arresti, ha fatto emergere nuovi elementi sui legami tra amministrazione provinciale e malavita organizzata'. 'Ora - conclude Oliverio - il presidente della Provincia Zurlo ha revocato tutti gli assessori. Con il susseguirsi di questi fatti, che fanno ben 'emergere indizi rivelatori' chiedo come sia possibile che il Ministro dell'Interno non abbia ancora provveduto ad inviare la Commissione d'accesso'. (ANSA).

lunedì 14 febbraio 2011

La proposta di Scopelliti è indecente

La proposta del Presidente della regione Calabria Giuseppe Scopelliti di cambiare la legge elettorale ed introdurre le liste bloccate è al quanto indecente. Proprio quando si spera che cambino la legge “porcellum”, così definita in primis da chi l’ha inventata, in Calabria si propone di negare ulteriormente ai cittadini la possibilità di poter scegliere i candidati al consiglio regionale lasciando imporre ai partiti quali debbano essere ed in che posti. Ancor più grave a nostro avviso è la motivazione data a riguardo, e cioè, introdurre liste bloccate per evitare infiltrazioni mafiose. Pensiamo che invece si vuole ricorrere a questa metodologia elettiva in quanto si ha paura dell’esito che può dare una preferenza per questo o quell’atro candidato da tutelare. Questo fa emergere soprattutto il modo in cui il centro – destra intende far fronte ai problemi, mettere da parte le forme di democrazia e scegliere il metodo a lor più caro come quello dell’autoritarismo. Non rispettando il volere dei cittadini, anzi impedendogli a riguardo di poter adempiere in modo trasparente e limpido ai propri diritti e doveri elettorali.
In questo momento, in questa grave crisi socio – economica che stiamo attraversando, dovrebbero essere altre le proposte su cui discutere seriamente, invece si ha l’impressione di voler distogliere l’attenzione dalle vere problematiche che investono i calabresi.
Ribadiamo con forza il nostro NO alla possibilità di avere una “porcellum calabrese” ed invitiamo il Presidente Scopelliti ad affrontare le serie problematiche con risoluzione e non alimentando inutili malumori ingiustificabili ed inaccettabili.


Nicola Belcastro – coordinatore provinciale PD Crotone
Giuseppe Dell’Aquila – coordinatore provinciale GD crotone

mercoledì 9 febbraio 2011

Se non ora quando?

“Se non ora quando?” nell’ambito delle manifestazioni nazionali domenica 13 febbraio alle ore 16.00 presso la casa della cultura di Crotone si terrà una tavola rotonda, con relativa raccolta di firme, per dire basta ad un Paese che non sa offrire pari opportunità tra donne e uoimini e che di fronte alla crisi delle istituzioni non sa reagire da Paese Normale. Tutti coloro, –segue la nota- che non vogliono restare in silenzio, partecipino il 13 febbraio all’iniziativa indetta e firmarmino la petizione, per dire BASTA e mostrare palesemente la propria indignazione.

Il centro - sinistra preoccupato per la situazione della provincia

I partiti del centrosinistra esprimono grave preoccupazione per la situazione di crisi che ha investito il governo dell’ente dopo l’avvio della clamorosa indagine della DDA di Catanzaro sul voto di scambio e l’inquinamento mafioso delle elezioni Provinciali, che ha già provocato le dimissioni dell’assessore Gianluca Marino e gettato ombre inquietanti sulla vittoria del centrodestra alle scorse elezioni. Se sul piano giudiziario è giusto aspettare che il processo faccia il suo corso, riponendo ampia fiducia nella magistratura, e riaffermare che  fino a sentenza passata in giudicato gli imputati non possono essere considerati colpevoli, sul piano politico l’amministrazione risulta fortemente delegittimata. Una vittoria, quella del centrodestra alla provincia, figlia delle note divisioni del centrosinistra dell’epoca e che oggi, alla luce di quanto sta emergendo dalle indagini, si sospetta aiutata con un apporto di voti della ‘ndrangheta, ottenuta comunque per un minimo scarto. Senza gli aiuti “esterni”, il risultato elettorale non sarebbe lo stesso ed il presidente dell’ente intermedio sarebbe Ubaldo Schifino. Un centrodestra che si è subito dimostrato impreparato a governare l’ente e che ha fatto assurgere Crotone sui media nazionali, prima per l’incredibile intervista a Report, poi con le cronache dell’operazione “Hydra” su ‘ndrangheta e politica. In questo quadro, al Presidente Zurlo, chiediamo di dire la sua su quanto si è verificato nelle scorse elezioni provinciali; gli chiediamo di sapere se successivamente alle stesse è stato condizionato nell’azione amministrativa e se la scelta degli assessori è avvenuta per ragioni politiche o per altre vie; gli chiediamo se sente l’esigenza di affrontare i temi della legalità e della trasparenza dell’azione amministrativa come elemento essenziale del governo; gli chiediamo se ritiene il risultato elettorale delle provinciali sufficiente per garantire il governo dell’ente, oppure necessita un supporto consiliare garantito con operazioni trasformistiche e di travaso fra minoranza e maggioranza. Un centrodestra che per il resto si è contraddistinto per l’immobilismo e l’inconsistenza più assoluta nell’adempiere alle competenze proprie: la rete stradale provinciale è in uno stato penoso e ad ogni pioggia le strade diventano quasi impraticabili; gli edifici scolastici di sua competenza sono in uno stato di manutenzione disastroso e mancano del necessario, a volte perfino delle porte delle aule; l’inquinamento ambientale non è monitorato in alcun modo, il dissesto idrogeologico martirizza il territorio, flora, fauna; i parchi sono abbandonati a se stessi e si è proceduto, contrariamente, a iniziative grottesche quale quella della promozione della “caccia alla volpe”. Una “vittoria per caso” quella alle scorse elezioni che rischia di avere conseguenze pesanti per la provincia di Crotone ed il contesto di crisi in cui vivono i suoi cittadini. Una vittoria figlia anche degli errori del centrosinistra di allora che sembra lontano anni luce dal centrosinistra di oggi che si è rinnovato e depurato da vecchi rancori e insostenibili ambiguità, coeso programmaticamente e umanamente. Una vittoria del centrodestra che oggi si dimostra sempre più “innaturale e abusiva” e che nel nulla della sua efficacia amministrativa, fa e disfa giunte, litiga, ribaltoneggia, mentre la gente guarda attonita e avvilita questo triste spettacolo.

Crotone, li 07.02.2011
                                               Partito Democratico
                                               Italia dei Valori
                                               Sinistra e Libertà
                                               Federazione della Sinistra

martedì 1 febbraio 2011

ENOTECA CALABRIA: SULLA(PD), SBAGLIATO ISTITUIRE DUE SEDI

(AGI) - Reggio Calabria, 1 feb. - "E' con soddisfazione, perche' si colma una lacuna grave, ma anche con forte disappunto che ho votato a favore dell'istituzione dell'Enoteca regionale". Lo sostiene il consigliere regionale (Pd) Francesco Sulla, membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, che aggiunge: "Siamo alle solite. Quando una provincia dalle antiche radici culturali come Crotone, ma piccola e purtroppo parte di una realta' regionale flagellata dal campanilismo, che e' una delle cause del suo sottosviluppo, ha l'opportunita' di vedersi finalmente riconosciuta una delle sue peculiarita' piu' indiscusse, sia sul piano delle produzioni attuali che della storia enologica mondiale, ti aspetteresti l'unanimita' di vedute nell'individuazione esclusiva, in questo caso dell'Enoteca, nel suo territorio. Invece - chiarisce Sulla - si e' fatta la scelta di una doppia sede dell'Enoteca, che alcuni addirittura, se non ci fossimo opposti tenacemente, avrebbero persino polverizzato ulteriormente in piu' sedi. E sono state introdotte, inoltre, non poche confusioni persino terminologiche, che temo possano impedire all'Enoteca di perseguire gli obiettivi per cui l'abbiamo voluta, a parte l'insufficiente dotazione finanziaria di appena 100mila euro". Per l'esponente del Pd "scegliere Lamezia per l'espletamento delle funzioni d'innovazione tecnologica, mentre a Crotone e' stato assegnato il ruolo storico e di ricerca, e' stato un errore. Lamezia, al piu', avrebbe potuto, grazie alla sua riconosciuta posizione geografia baricentrica, essere luogo di rappresentanza e di 'vetrina' per i nostri vini, mentre il Crotonese avrebbe dovuto essere riconosciuto come luogo esclusivo per la ricerca e l'innovazione legata a tradizioni millenarie, storiche e mitologiche. Cosi' si sarebbe dovuto regolare un legislatore equilibrato, attento alle dinamiche economiche del territorio ed ossequioso dei tratti piu' identificativi e salienti delle realta' calabresi. Ma dinanzi a una maggioranza che e' piegata interamente sulla gestione quotidiana e del tutto priva di strategia economica, comprendo che forse questa e solo questa poteva essere la conclusione.