venerdì 1 aprile 2011

Il Partito Democratico di Crotone propone al Centrodestra un "Patto di civiltà"

In questo momento storico particolarmente difficile non solo per Crotone e per l’Italia, ma per il mondo intero, si registra una certa sfiducia nella politica e nei partiti, nei quali troppo spesso si vede la causa di ogni male. Tutto viene imputato alla politica, a volte giustamente, ma spesso ingiustamente, lasciandosi guidare dal qualunquismo e dai luoghi comuni secondo cui la politica si occupa solo degli interessi di pochi. Non possiamo fare in modo che i comportamenti scorretti e certamente poco etici di qualche politico gettino fango sull’operato di chi la politica la vive come impegno sociale, di chi quotidianamente, rispettoso del proprio ruolo e animato dall’amore per il proprio territorio, offre il suo contributo con onestà e integrità morale. Dobbiamo fare in modo che venga invertita la tendenza, che il cittadino si avvicini con fiducia al mondo della politica che deve, comunque, lavorare per ridare importanza al ruolo che i partiti rivestono nella nostra società. Il nostro Partito è nato per confrontarsi con gli obiettivi che questo tempo ci propone. La sfida è difficile, ma noi cercheremo di dare le risposte giuste in tempi brevi, facendo si che i tempi della politica si adeguino a quelli del cambiamento repentino della società globalizzata. Dobbiamo invertire la rotta, ridare credibilità alla politica, stimolare il confronto civile e democratico, solo così potremo riconquistare tutte quelle donne e quegli uomini che si sono allontanati dai partiti che per troppo tempo sono stati sede di discussioni tra pochi. Bisogna aprirsi alla gente e per questo occorrono responsabilità e lungimiranza. Proponiamo con forza quindi al centro destra, già per le prossime elezioni amministrative, un “patto di civiltà”, un accordo bipartizan basato su alcuni punti importanti che riteniamo imprescindibili per ridare onorabilità alla politica locale. Riteniamo necessario che sia per i candidati che per gli eletti di entrambi gli schieramenti venga adottato un codice etico, che, per quanto ci riguarda abbiamo già utilizzato per la formazione delle nostre liste esimendoci dal candidare quanti hanno problemi con la giustizia per reati di mafia, di criminalità organizzata o contro la libertà personale e la personalità individuale; per corruzione o concussione, per omicidio colposo (se derivante dall’inosservanza della normativa in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dell’ambiente). Abbiamo preteso l’impegno formalmente sottoscritto a non cambiare gruppo politico per gli eletti (il c.d. “ patto antiribaltone”); esigendo le dimissioni immediate nel caso in cui, dopo le elezioni, non si dovessero mantenere gli impegni assunti o si dovessero verificare determinate situazioni di contrasto con l’autoregolamentazione dataci. Nell’impegno chiesto ai candidati tra le fila del centrosinistra è previsto ovviamente anche il rispetto dell’art. 54 della Costituzione che invita i cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche ad adempierle con disciplina ed onore. Sono queste poche regole, chiare e semplici, che ci auguriamo vengano accolte e condivise anche dal centrodestra affinché si possa salutare un nuovo inizio, più civile e democratico, di concepire la politica, favorendo così un clima di fiducia nei cittadini, capace di restituire dignità alla sfida elettorale e concentrando la stessa sulla qualità dei programmi e la competenza degli uomini candidati al governo della città.

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