giovedì 20 gennaio 2011

PESCA: OLIVERIO (PD), TUTELARE IL "CAVIALE CALABRESE"

(AGI) - Catanzaro, 20 gen. - "Il comparto della pesca in Calabria sta attraversando una crisi profonda, ed ancora piu' grave e' quella del settore "pesche speciali", alle prese con le deroghe scadute e la mancanza di ammortizzatori sociali. Per questo e' necessario intervenire subito con risposte vere, concrete". E' quanto chiede il parlamentare del Partito Democratico Nicodemo Oliverio, capogruppo in Commissione Agricoltura alla Camera, che ha presentato una interrogazione al Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan, ed al Ministro della Tutela del mare, Stefania Prestigiacomo. "La scadenza delle deroghe, previste dal regolamento comunitario 1967/2006, relative alle cosiddette "pesche speciali" (bianchetto, rossetto e cicerello) - afferma il deputato del Pd - ha destato grande preoccupazione tra quegli addetti del settore che integrano il proprio reddito con questo tipo di pesca. Per la Calabria questa decisione rappresenta un grave danno che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha stimato per la sola pesca del bianchetto intorno ai 17 milioni di euro. In Calabria l'attivita' della pesca del bianchetto e la sua valorizzazione gastronomica ha rappresentato storicamente oltre che una specificita' per la gastronomia, tanto da essere definito "il caviale calabrese", anche un'importante integrazione del reddito, per un numero cospicuo di operatori del settore. In particolare nella nostra regione l'attivita' delle pesche speciali regolamentate insieme a quelle tradizionali sugli ambiti locali (pesce pettine, cicerello e costardella in particolare) coinvolge l'80 per cento delle circa 700 imbarcazioni di piccola pesca costiera per un totale, su questo segmento, di oltre 1000 addetti. Gli effetti nefasti di queste scelte hanno prodotto tra il 2003 ed il 2008 una diminuzione delle imbarcazioni (-110), degli occupati (-770 unita'), delle catture (-2540) e del valore della produzione (-14 milioni di euro)". Alla luce di questa drammatica situazione, Nicodemo Oliverio chiede ai ministri interessati, " in attesa dei piani di gestione, la concessione delle deroghe per la pesca speciale, come il bianchetto, il rossetto e il cicerello, cosi come e' avvenuto per altri paesi dell'Unione europea, ed interventi a sostegno dell'occupazione di coloro che da tempo praticano l'attivita' delle pesche speciali che ha rappresentato una significativa forma di integrazione del loro reddito soprattutto in questi anni di crisi che il settore ha affrontato, nonche' per valorizzare le vocazioni territoriali e garantire la salvaguardia e la tutela degli ecosistemi e della biodiversita', cercando inoltre di promuovere regole condivise per una pesca sostenibile ed evitare che i nostri mercati possano essere invasi da prodotti esteri che non sempre garantiscono genuinita' e freschezza".

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